Mantenimento diretto al figlio maggiorenne

Una circostanza che capita spesso di riscontrare nella pratica forense è quella del genitore separato o divorziato che, una volta che il figlio raggiunge la maggiore età, vorrebbe unilateralmente (o, a volte, anche in accordo con l’altro genitore) corrispondere l’assegno di mantenimento direttamente al figlio e non all’ex coniuge.
Tale comportamento non è tuttavia legittimo.
Lo ha ribadito recentemente la Corte di cassazione (sentenza n.970 del 13 aprile 2021) che ha espressamente escluso che i genitori, senza ricorrere all’autorità giudiziaria, possano accordarsi per la corresponsione dell’assegno di mantenimento direttamente al figlio maggiorenne in quanto “la determinazione dell’assegno di mantenimento dei figli da parte del coniuge separato risponde ad un superiore interesse che non è disponibile dalle parti”.
Dunque, appare preferibile ricorrere all’ Autorità Giudiziaria, tramite un avvocato di fiducia, per ottenere una modifica alle condizioni di separazione e/o di divorzio, specificando che le spese di gestione ordinaria sono ormai sostenute direttamente dal figlio che, magari, vive già da solo in altro domicilio, e che, pertanto, l’assegno di mantenimento e più corretto venga versato a lui direttamente e non all’ex coniuge.
Questa soluzione è consigliata laddove c’è ancora una certa difficoltà del nostro Ordinamento a recepire in modo pieno il concetto di forma diretta del mantenimento come una naturale conseguenza della applicazione del principio della piena bigenitorialità.
C’è ancora una certa avversione per la forma del mantenimento diretto, pur sbandierata nelle ultime leggi di riforma del diritto di famiglia, che finisce con il coinvolgere anche le modalità di esecuzione di tale principio.
Si continua ad esaltare il concetto di “assegno” di mantenimento per i figli, mettendo così tutto il denaro che serve per i figli nelle mani di un genitore solo, affidandogli di fatto il pieno potere decisionale di come spenderlo, che altro non è, nella sostanza, che un modo di concedergli l’affidamento esclusivo.